Critica Galassi

Nel 1924 Andrè Breton scrive “Io credo alla risoluzione futura di questi due stati, all’apparenza così contradditori, che sono il sogno e la realtà, in una sorta di realtà assoluta, di surrealtà”.
Nei lavori di De Grossi il riferimento a tali principi è chiaro ed automatico; nelle sue opere appaiono vividi riferimenti, contestualizzabili comunque al nostro tempo, prevalentemente alla pittura di grandi maestri quali Renè Magritte e Salvador Dalì. Due realtà, apparentemente antitetiche, si fondono nei lavori dell’artista: scene chiaramente oniriche intrecciano la loro esistenza in ambientazioni del tutto naturali, quasi ad omaggiare l’impianto stesso su cui, appunto, si erge la grande stagione del Surrealismo e del Realismo Magico. La pittura di De Grossi , giustamente dettagliata ed attenta al fin più piccolo particolare, ci proietta in un mondo del non-esistente; paesaggi fatati, a volte su pianeti alieni, alberi che diventano dimore di ipotetici abitanti che solo la nostra fantasia può immaginare, ma ecco la sorpresa! A fianco di tutto ciò compare un’automobile sul ciglio di un dirupo, cartelli stradali o carte da gioco che, portate dal vento, volano verso l’infinito. E’ una pittura positiva che immediatamente ci restituisce uno stato d’animo di estrema serenità e di profonda quiete; Gianluca de Grossi distribuisce sulla superficie dei suoi dipinti i particolari del suo mondo con profonda sapienza ed estrema attenzione anche all’equilibrio formale dei suoi lavori.

CRISTIANO GALASSI

 

Critica

Una forte propensione all'immaginario figurativo, un simbolismo tra l'ascetico e il cosmico, alimentano quasi istintivamente la pittura di Gianluca De Grossi. Gran parte della sua produzione espressiva e' rappresentata da questo genere tematico indirizzato verso un marcato surrealismo simbolico. L'emblematico delle opere ha una svariata iconologia resa da una buona tecnica disegnativa, oltre che da un colorismo acceso e svariato; le figure esprimono un universo lontanissimo nel tempo e nello spazio, tutto giocato con un gusto del visionario e del sogno.
Si vedono così porte aperte verso orizzonti più ampi, scale, orologi fermi, sculture femminili scolpite nel legno di un albero, immobili nell'eternità del tempo ed ancora, scorci di mare all'orizzonte simbolo estremo di una sconfinata territorialità. Il significato profondo ci sfugge razionalmente perchè è solo intuìto dal subconscio. C'è un ritorno all'emozione primordiale, alla calma, alla quiete dove il tutto qui si ferma verso una meditazione profonda, in contrapposizione alla società odierna in continua evoluzione. La costruzione delle immagini e le associazioni degli elementi possono essere il contenuto di opere perlomeno insolite, ma ricche di suggestioni nuove, di armonia e di mistero. E' un viaggio nella mente, verso paesaggi mai visti, raccontate con il linguaggio dell'arte, scenari filtrati nei silenzi e nelle solitudini della coscienza, la luce spazia e vibra in una atmosfera onirica. La tematica nella totalità della produzione pittorica è ricca e varia, ma saldamente collegata dalla continuità del linguaggio e dall'unità dello stile. Nelle sue ultime produzioni i soggetti sono alberi ma di una tipologia particolare: alberi con un corpo e uno spirito. L'analisi è volta verso l'infinito e il difficile mondo femminile nella sua fusione con la natura.
Il corpo femminile viene esaltato nella sua perfezione ed immortalato nello spazio, spogliato del tempo segnato dagli orologi. L'autore si pone come esploratore di quel mondo che ristagna nel profondo della propria anima

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